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  Tecnica Filler in Chirurgia Estetica  

I filler ed il loro utilizzo in medicina e chirurgia estetica

Il trattamento con il filler consiste nell'iniezione di sostanze nella pelle con la finalità di correggere gli inestetismi del viso.

 
 

La funzione principale del filler è quella di rallentare i processi osservabili nell'invecchiamento, e presenta il vantaggio di eliminare le rughe e i solchi della pelle. Un altro importante risultato che si può perseguire ricorrendo al filler è il miglioramento dei volumi del viso (ipoplasia) in particolar modo l'aumento del volume degli zigomi, del mento, delle labbra.

Storia e origini dei filler.
I filler sono sostanze di varia natura che, iniettati tramite aghi molto sottili, vanno a riempire rughe, pieghe, depressioni, cicatrici, solchi nasogenieni pronunciati.
Un'altra utilità dei filler è quello di aumentare il volume delle labbra, del mento e degli zigomi.

Verso la fine degli anni '60 si iniziò ad iniettare olio di silicone per trattare alcuni inestetismi del viso. Questo sistema può considerarsi il progenitore del filler, benché l'olio di silicone verrà poi considerato inadeguato e nocivo, e tutt'oggi ne è vietato l'uso.
I primi filler considerati sicuri furono rappresentati dal collagene iniettabile che oggi è stato superato varie sostanze bio-compatibili autorizzate dai Ministeri della Salute di tutto il mondo  e che possono essere iniettate con tranquillità senza il timore di effetti secondari.

Tecnica, risultati e ripresa delle normali attività
Il trattamento con i filler è praticabile in regime ambulatoriale. Non è pertanto necessario alcun ricovero e l'applicazione che avviene a mezzo di un ago sottilissimo, non è dolorosa e non richiede anestesia.
L'infiltrazione di un filler può determinare la comparsa di piccoli segni ed ematomi visibili a livello cutaneo che normalmente si riassorbono in non più 3 o 4 giorni.
Per quanto riguarda i risultati estetici e la ripresa delle normali attività, non c'è alcun periodo da attendere, sono immediati.

Tipologie di fillers o riempitivi
Grazie alla varietà di sostanze di cui si è arricchita negli anni la tecnica, oggigiorno esistono fillers specifici e più indicati di altri per ogni tipo di inestetismo: taluni danno la migliore risposta nel trattamento delle rughe e delle pieghe, mentre altri sono specificatamente indicati per il riempimento delle depressioni.

I Fillers si distinguono, in base alla classificazione, fra biologici e sintetici oppure fra superficiali e profondi a seconda della zona da trattare.
 
I Fillers biologici
I fillers biologici, detti anche di superficie, possono essere riassorbiti completamente dalla cute per via della digestione enzimatica o ancora scomposizione della sostanza causata dalla gestualità del viso.
Tale riassorbimento cutaneo avviene dopo un lasso variabile di tempo di tempo, generalmente 3 - 4 mesi, ed è influenzato da molti fattori che possono accorciarne la permanenza quali stile di vita disordinato, abitudine al fumo e all'alcol, esposizione alle lampade abbronzanti o esposizione eccessiva al sole.
Tipicamente i Fillers biologici sono il collagene bovino, il collagene autologo, l'acido ialuronico, l'acido polilattico ed altri.

I Filler sintetici
In questa categoria riscontriamo sostanze a composizione interamente sintetica oppure mista sintetico/biologica. Rispetto ai Filler biologici, quelli sintetici presentano una maggiore permanenza nella pelle che si protrae fino a 2 anni.
Fra i filler non biologici si annoverano Bio-alcamid (polimero reticolato di poliacrilamide+acqua apirogena); Artecoll ( 75% atelocollageno+25% sferule di polimetilmetacrilato); Mediplast ( povidone+collagene); Goretex (politetraetilene espanso a struttura microporosa); Teflon; Aquamid.

I Fillers superficiali hanno la caratteristica di essere iniettati nel derma superficiale. La finalità dell'impiego di questo tipo di filler è quella di riempire le rughe più superficiali.
I Fillers profondi che vengono iniettati nel derma profondo, sono utili a riempire le depressioni, le rughe e i solchi della pelle più marcati.

I Fillers sintentici non vengono usati dalla maggior parte degli specialisti per rischio di complicanze presente nell'utilizzo di questi materiali non riassorbibili.

La scelta della tipologia di filler.
Nei casi in cui è indicato il trattamento con il Filler risulta di particolare importanza la scelta del chirurgo. Infatti, oltre alla abilità nell'esecuzione del trattamento, il chirurgo ha l'importante compito di individuare il tipo di filler e la sostanza più confacenti al miglior risultato che la paziente/il paziente può ottenere.
E' molto importante rivolgersi ad un chirurgo di grande esperienza e professionalità che esegua una visita ed uno studio preventivo del caso al fine di perseguire il risultato estetico sperato, la permanenza più a lungo possibile del risultato, la sicurezza del trattamento.

Il Collagene
Impiegato in medicina estetica fin dal 1976, il collagene è il filler di cui si dispone di maggiore documentazione scientifica e per il quale si è osservata una maggiore casistica, anche se con la nascita dell'acido ialuronico, ormai, il suo utilizzo è criticamente ridotto.
Questo lo rende molto sicuro e collaudato.
Si tratta di collagene di origine bovina che proviene da allevamenti scrupolosamente controllati e sicuri. E' indicato per accrescere il volume delle labbra e per riempire rughe, pieghe e cicatrici derivanti da acne, da trauma e da interventi chirurgici.
I tipi di collagene, si differenziano, a loro volta, in base agli aspetti da trattare.
Il chirurgo sufficientemente scrupoloso effettuerà un doppio test ad alcune settimane di distanza sui pazienti prima di scegliere ed utilizzare il tipo di filler più consono al singolo caso.

L'acido ialuronico
L'acido ialuronico appartiene alla famiglia dei polisaccaridi ed è naturalmente presente nei tessuti umani. Si rivela, proprio per questo motivo, uno dei prodotti più compatibili coi tessuti biologici ed è assolutamente sicuro sotto il profilo igienico.
L'effetto riempitivo delle rughe che l'acido ialuronico possiede è molto elevato e si associa ad estrema naturalità del risultato. Questi vantaggi trovano spiegazione nella capacità di questo acido di mantenere una corretta idratazione della pelle grazie alla prerogativa che la sua molecola ha nel legare con un elevato numero di molecole d'acqua.
L' acido ialuronico è classificabile come un filler biologico con la tendenza quindi a riassorbirsi e la durata media nella pelle si attesta in circa 3-4 mesi, o arriva a 6-8 mesi di persistenzadi risultato quando si utilizza materiale di qualità elevata.
L'uso principale che se ne fa è inteso a riempire rughe, pieghe, solchi iniziali e di media profondità e per l'aumento di volume di labbra, zigomi e mento.

Acido polilattico
Si tratta di un filler sintetico, che ha il pregio di stimolare la produzione endogena di nuovo collagene ottenibile in sedute successive; il beneficio tuttavia non è permanente in quanto nel periodo di 8 - 10 mesi il nuovo collagene prodotto dall'organismo viene degradato dall'organismo.
L'acido polilattico è biocompatibile e biodegradabile e, cosa molto importante, non immunogeno.
Il suo utilizzo d'eccellenza è da ricercarsi nel riempimento dei solchi profondi nasogenieni, delle rughe e delle linee profonde, nell'aumento dei volumi del viso (guance scavate, mento, zigomi, labbra) e delle mani.

Fillers semipermanenti
Costituiti da microsfere di polimetilmetacrilato oltre che di polimeri reticolati di poliacrilamide, collagene e acido ialuronico, i filler semipermanenti espletano la loro azione
nel derma profondo o nel tessuto sottocutaneo in cui vengono iniettati.
Il loro impiego è rivolto principalmente al riempimento di solchi nasogenieni, aumentare il volume di labbra, zigomi, mento, e per correggere depressioni cutanee e cicatrici avvallate.
La durata del trattamento con i filler semipermanenti è valutabile in circa 1-2 anni in quanto la componente biologica incorre in una degradazione da parte del nostro organismo e dunque, dopo circa due anni, si rende necessario un ritocco. Presentano il rischio di qualche complicanza e sono pochi i professionisti che li utilizzano o li consigliano.

Filler permanenti
Questi tipi di filler sono interamente a composizione sintetica e possono essere di tipo eterogeneo a seconda delle necessità. Si enumerano patch, fili, benderelle e protesi sagomate per zigomi, naso, mento.
Tali materiali costituiscono a tutti gli effetti delle protesi  che vengono innestate esclusivamente con trattamenti chirurgici.
Il capo di utilizzo dei filler permanenti, spazia dall'aumento del volume degli zigomi, a quello del mento e delle labbra.
I materiali alloplastici (estranei all'organismo umano) che si prediligono sono il proplast, il goretex, il teflon, e altri.
Questo tipo di intervento non è riassorbibile e non ha pertanto una durata limitata nel tempo. L'utilizzo di questi materiali non riassorbibili espone al rischio costante di indurimento della regione trattata e di infezione in essa.

La scelta del trattamento e il risultato finale
Prima di ricorrere al filler il chirurgo sarà coscienzioso nel verificare alcuni aspetti delle condizioni cliniche generali dei pazienti:
condurrà un'indagine di anamnesi per escludere o valutare malattie e allergie del paziente. Questo accorgimento permette al chirurgo di non prendere in considerazione alcuni filler che potrebbero essere soggettivamente inopportuni.
Inoltre, si rende utile se non indispensabile, lo studio dell'inestetismo (sia dal punto di vista clinico che estetico) la valutazione degli aspetti fisico/estetici e psicologici del paziente.

Quando è sconsigliabile ricorrere all'impiego di filler
Allergia alle sostanze da iniettare (valutabile con test intradermico)
Gravidanza in corso
Collagenopatie
Herpes in fase attiva
Malattie dermatologiche autoimmunitarie
Disfunzioni della coagulazione del sangue

 

 
     
   
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